Una delle critiche maggiori
alla nostra Costituzione che, lungi dall’essere la più bella del mondo, mostra
rughe che ne devastano i lineamenti, è l’eccessivo numero di parlamentari che
prevede: 945 per 60 milioni di abitanti, quasi il doppio degli USA, che contano
300 milioni di abitanti ed hanno un territorio che è 30 volte il nostro.
In questo periodo di crisi mondiale, in cui migliaia di imprese
chiudono bottega, altre migliaia si spostano altrove, centinaia di migliaia di
persone perdono il posto di lavoro, sembrerebbe logico che chi ha delle alte
responsabilità lavorasse, ognuno nel proprio ambito, per limitare le spese
dello Stato.
In un contesto simile cosa fa
la massima autorità dello Stato, ovvero il nostro presidente?
Non trova di meglio che nominare
4 senatori a vita, dopo avere nominato Monti prima di issarlo al governo con
quali esiti abbiamo visto: quando se ne è andato eravamo più poveri di quando è
arrivato.
Il nostro presidente, che ci
parla tutti i giorni di probità e di senso di responsabilità, non ha pensato
che il costo di cinque senatori a vita sul gobbo dei contribuenti italiani non
sono proprio un bel segnale da dare in un momento così delicato?
La costituzione gli dà la
facoltà di nominare 5 senatori a vita, non lo obbliga a farlo.
Non era nemmeno obbligato a
nominare Monti, perché il capo del governo può essere anche un privato
cittadino, ma ormai l‘avevamo accettato, mentre questa nuova decisione ci
lascia attoniti.
Non gli è passato per la testa
che un milione e mezzo di euro per pagare quei 5 personaggi siano indigesti per
un sacco di gente che fa fatica a sbarcare il lunario?
Nessuno del suo entourage, che
conta alcune migliaia di persone tutte debitamente superpagate dai
contribuenti, gli ha suggerito di soprassedere?
Evidentemente no.
Comunque noi italiani abbiamo
le spalle larghe: sopportiamo tutto e sopporteremo anche questa; saremmo però
grati al presidente se in futuro diradasse i suoi pistolotti agli italiani.
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