lunedì 28 dicembre 2015

comuni fusibili

Un gruppo di cittadini di Spilamberto si è attivato per impedire la fusione dei Comuni che cancellerebbe Spilamberto, la sua cultura e la sua storia, e ha iniziato una raccolta di firme al riguardo.
Si riproduce il volantino diffuso in paese.

sabato 28 novembre 2015

calotte intelligenti e bocche tarate

A Spilamberto è recentemente stato soppresso l’uso della tessera magnetica per il deposito dei rifiuti, uso che era stato poco apprezzato dai cittadini i quali, comunque, lo avevano accettato.
Quello che li irritò fu l’introduzione delle cosiddette “calotte intelligenti”.
Anch’io mi feci interprete di questa irritazione pubblicando su questo blog, il 5 luglio 2013, un post intitolato “Calotte intelligenti a Spilamberto” che ebbe una certa risonanza, tanto da essere ripreso quasi interamente dalla Gazzetta di Modena di domenica 21 luglio 2013, con un articolo che citava anche il mio nome regalandomi la qualifica di “ex consigliere comunale”, qualifica non veritiera.
L’amministrazione di allora, resasi conto delle ragioni che provocavano tanti malumori, eliminò le “calotte intelligenti” lasciando in uso la tessera magnetica.
Arriviamo così ai giorni nostri.
Poiché il sindaco attuale, quando era consigliere comunale di maggioranza, aveva dichiarato pubblicamente di ritenere necessaria l’eliminazione della tessera magnetica, ha dovuto provvedervi recentemente, dopo quasi un anno e mezzo dal suo insediamento.
Ora, dopo la tardiva eliminazione della tessera magnetica, stiamo assistendo all’installazione di una specie di calotte, che in realtà si chiamano bocche, non più intelligenti bensì tarate.
Non si tratta pertanto di quelle che vennero accantonate, a furor di popolo, dalla precedente amministrazione, ma la “filosofia” che le ha create è la stessa: se i sacchetti del pattume sono più piccoli, la quantità di rifiuti indifferenziati diminuirà.
E’ una “filosofia” che non regge, perché il numero totale di sacchetti non è predeterminato né fisso: va da sé che, se il pattume non sta in due sacchetti, starà in tre sacchetti più piccoli.
In questo modo non solo non diminuirà il pattume, ma aumenterà il numero di sacchetti di plastica da smaltire.
Non si capisce pertanto perché l’attuale amministrazione sia tornata su una strada che si era già rivelata impraticabile.
Prendiamo atto che il sistema delle “bocche tarate” è abbastanza elastico, ma occorre dire che, se le precedenti calotte non avessero richiesto l’uso della tessera, la differenza sarebbe minima: in entrambi i casi si tratta di metodi che tendono a complicare, e non a facilitare, il deposito del pattume da parte dei cittadini e, soprattutto, dei negozianti.

Nei prossimi mesi, dopo averle sperimentate, potremo rispondere all’angosciante quesito: erano peggiori le calotte intelligenti o sono peggiori le bocche tarate?

giovedì 19 novembre 2015

addio a suor giovanna

Lunedì 16 novembre 2015, alla Comunità “Faro” di Barzanò, si è spenta Suor Giovanna Cattaneo. Nata a Bulciago il 21 marzo 1925, prese i voti presso la Casa Madre del Preziosissimo Sangue di Monza, e venne inviata presso l’Asilo “Maria Quartieri” di Spilamberto, fondato dalla S.I.P.E.
Vi arrivò nel 1950 e ne ripartì nel 1996.
Rimase 46 anni, una vita intera spesa al servizio della Comunità di Spilamberto, cucinando per i bimbi e creando, nei momenti liberi dal lavoro e dalla preghiera, capolavori con l’uncinetto e con i ferri, fra i quali una stupenda tovaglia che addobba l’Altare Maggiore della Chiesa di Sant’Adriano.
Nel 2012 fu insignita del Lamberto d’Oro, l’onorificenza che l’Ordine dei Cavalieri di Lamberto assegna a chi abbia operato con onore all’interno della Comunità di Spilamberto.
E’ stato in questo modo riconosciuto il debito di gratitudine che Spilamberto aveva nei suoi riguardi. Una delegazione dell’Ordine dei Cavalieri di Lamberto ha presenziato alla cerimonia funebre, avvenuta mercoledì 18 novembre 2015 a Villanova di Barzanò, in provincia di Lecco.


giovedì 12 novembre 2015

zanzare 25

A Spilamberto, in via Tagliamento, la raccolta indifferenziata del pattume avviene una volta la settimana ma, a giudicare dalla situazione che dura da 5 settimane (vedi foto), i risultati non sono entusiasmanti.
Chissà, può darsi che, dopo una adeguata stagionatura, il pattume possa essere esportato come è già stato fatto con quello pregiatissimo di Napoli inviato in Germania.


domenica 8 novembre 2015

la culla del rovescio 5

Che l’Italia abbia cessato da molto tempo di essere la culla del Diritto è risaputo, ma i fatti che l’hanno trasformata nella culla del rovescio, per usare una battuta amara, si susseguono a ritmo sostenuto. Eccone uno di pochi giorni fa, riportato alla luce dalla morte del protagonista. Un “robivecchi” della provincia di Vicenza, Ermes Mattielli, 63 anni e una gamba di legno, muore di infarto e così viene ripercorsa e aggiornata la vicenda che lo ha reso tristemente famoso. Nel 2006, dopo che per una ventina di volte era stato
derubato del poco che possedeva, una notte sorprende i ladri e spara. Li ferisce, e così ha inizio la sua odissea giudiziaria che lo vede condannato a 5 anni di galera per tentato omicidio. E’ infatti ovvio che chiunque, di notte, sorprenda i ladri in casa dovrà fare, prima di sparare, le seguenti valutazioni: 1 - Quanti sono? 2 - Sono uomini o donne? 3 - Sono armati? 4 - Se sì, deve accertarsi che non si tratti di una pistola giocattolo. 5 - Dopo avere accertato che si tratta di un’arma vera, deve accertarsi che sia carica. 6 - Dopo avere accertato che è carica, deve accertarsi dell’intenzione del ladro di sparargli. 7 - Se ravvisa questa intenzione nel comportamento del ladro, allora può sparare, ma non prima di avere accertato che, nel frattempo, il ladro abbia cambiato idea e abbia fatto dietro-front. In fondo non è difficile vagliare queste semplici cose nel tempo che intercorre fra un bagliore improvviso e un’ombra che si muove nella notte. Ma Mattielli ha agito d’impulso e allora, oltre alla galera, è stato condannato a risarcire i ladri con 135.000 euro. Proprio così: i ladri lo hanno denunciato per lesioni e Mattielli doveva risarcirli. Si può immaginare il suo stato d’animo: chissà quanta amarezza ha dovuto ingoiare, ma finalmente è intervenuta la pietà celeste che lo ha chiamato in un mondo migliore. Ora, nel mondo dei vivi, sta per concludersi questa vicenda. L’eredità di Mattielli, consistente in poche masserizie e nella baracca dove viveva, non vale certo 135000 euro, e pertanto non verrà accettata dai parenti. In questi casi lo Stato ne diviene per legge l’erede, e con quello che percepirà dalla vendita dei beni del derubato, risarcirà i ladri. Costoro, condannati a 4 mesi (ma senza andare in galera) contro i 5 anni di Mattielli, otterranno il ricavato della vendita di tutto ciò che possedeva il derubato: quello che non hanno potuto prendergli quando era vivo lo otterranno ora che è morto. Mica male per un servizio pubblico bislaccamente chiamato giustizia.

Nella foto Ermes Mattielli

lunedì 12 ottobre 2015

i guai di via roncati 2

Come già successo in passato, un post apparso sul presente blog, e successivamente postato dal blog “Condividere Spilamberto”, è stato ripreso da “Il Resto del Carlino” il 6 ottobre scorso con un articolo che riproduco a fondo pagina.
Si tratta di un post intitolato “I guai di via Roncati”, pubblicato il 26 settembre scorso, che informava i lettori della gravità della situazione di via Roncati partendo da un drammatico avvenimento poco conosciuto: la caduta di una signora, inciampata nei cosiddetti “separatori gialli”, e le gravi conseguenze riportate.
Vi era poi la notizia della costituzione del Comitato esercenti il commercio e residenti di via Roncati” e della petizione che ha inviato al sindaco evidenziando le difficoltà dei commercianti derivanti dalla viabilità nonché la pericolosità dei separatori gialli.
La citata petizione, inviata ad aprile da 34 firmatari, è ancora in attesa di una risposta del sindaco il quale, intervistato dal giornalista del “Carlino”, ha dichiarato che le cose in via Roncati vanno sostanzialmente bene così, e che per evitare i cordoli si dovrebbero usare gli attraversamenti pedonali.
E’ una risposta che non sorprende perché l’attuale amministrazione, finora, non ha mai ammesso di avere sbagliato: pare proprio che abbia sempre ragione.
Intanto i 34 firmatari della Petizione, che hanno appreso queste cose leggendo un giornale, restano in attesa di una risposta del sindaco che, stando allo Statuto comunale (art. 7) nonché al Regolamento comunale (art. 5), dovrebbe essere data entro 60 (sessanta) giorni dal ricevimento della petizione, protocollata dal Comune il 27 aprile 2015.
Terrò informati i lettori sugli sviluppi futuri di questa vicenda.


giovedì 8 ottobre 2015

nuovo libro di criseide sassatelli

Presentazione di un nuovo libro di Criseide Sassatelli

Venerdì 9 ottobre prossimo alle ore 20.30, presso lo “Spazio Eventi L. Famigli” di Spilamberto, verrà presentato il libro di Criseide Sassatelli “La scuola di disegno di Spilamberto 1891-1923”, che reca come sottotitolo “Verso la Belle Époque.
Il libro, basato su ricerche d’archivio, ripercorre un’importante esperienza culturale nata per iniziativa della “Società Popolare di Mutuo Soccorso” locale, ed è corredato di un DVD contenente numerosi lavori degli studenti e dei maestri.
L’autrice infatti ha ritrovato disegni, quadri, bozzetti presso i discendenti di insegnanti ed allievi: opere di ottimo livello, che dimostrano la preparazione di coloro che frequentarono quella scuola.
La serata è promossa dall’Associazione culturale “N.A.S.CO a Spilamberto”, con il patrocinio dell’Amministrazione Comunale.

Interverranno, oltre all’autrice, Cesare Cevolani e Fabiano Amadessi.


lamberto d'oro 2015

Lunedì 5 Ottobre 2015 ha avuto luogo l’annuale assegnazione del “Lamberto d’Oro”, un Premio che l’Ordine dei Cavalieri di Lamberto conferisce ogni anno a un cittadino spilambertese, di nascita o di frequentazione, che abbia avuto comportamenti consoni ad un cavaliere, operando con onore nel campo di sua competenza.
Poichè l’identità del premiato viene resa nota solo al momento della premiazione, l’attesa cresce di anno in anno e si crea una specie di toto-Lamberto sul premiando.
Quest’anno l’ambito premio è andato a Licia Selleri, ricercatrice di livello internazionale la cui brillante carriera si è sviluppata interamente all’estero, soprattutto negli Stati Uniti d’America dove tuttora risiede.
La storia di questa signora che, per potere mettere a frutto le sue grandi doti professionali, ha dovuto emigrare raggiungendo poi importantissimi traguardi, non è stata dimenticata dall’Ordine dei Cavalieri di Lamberto che hanno voluto insignirla del Lamberto d’Oro,  per ricevere il quale ella ha varcato l’Atlantico, a dimostrazione del suo attaccamento a Spilamberto.
A chiusura della premiazione il presidente dell’Ordine dei Cavalieri di Lamberto, Giampaolo Sola, ha dedicato alla neo-premiata alcune considerazioni che meritano di essere pubblicate.

“Gli spilambertesi hanno la consapevolezza di abitare un paese culturalmente molto vivace.
Voglio brevemente ricordare alcuni illustri concittadini che si sono distinti nel campo scientifico, come Nicolò Macchella, Girolamo Zanichelli, Giuseppe Maria Savani, Pietro Tacchini, Francesco Roncati.
Questo fa pensare che ci sia un filo che unisce questi uomini al Lamberto d’oro 2015: un filo fatto di intelligenza, laboriosità, dedizione agli altri, senso di appartenza alla nostra comunità.
Siamo felici della nostra scelta di questa sera in primo luogo perché dimostra che questo filo non si è ancora spezzato, in secondo luogo perché è andato a una donna, perchè tutti conosciamo quanta fatica abbiano fatto le donne per affrancarsi da un’atavica subalternità all’uomo.
Infine, il senso di appartenza alla propria comunità, la Comunità di Spilamberto, è emerso in modo evidente: una donna conosciuta in tutto il mondo che varca l’oceano per trovarsi qui, stasera, nel paese delle sue radici, merita il nostro grande, sentito, caloroso abbraccio.”

Dopo lo scrosciante applauso che ne è seguito, il soprano Alice Molinari, accompagnata dall’arpa di Davide Burani, ha eseguito un repertorio vario molto apprezzato dal folto pubblico.

Un buffet con brindisi ha chiuso la serata.

Nella foto, i Cavalieri di Lamberto insieme alla neo-premiata dott. Licia Selleri