Circola voce che
l’Archivio Storico di Spilamberto stia per essere trasferito a Vignola.
La prima reazione
che si ha, al sentirlo dire, è quella che si riserva a una battuta.
Poi, quando la voce
si arricchisce di particolari, si capisce che è qualcosa di più serio che non
fa affatto ridere.
Pensare di togliere
a Spilamberto il suo Archivio, contenente milioni di documenti che dal 1475
testimoniano l’evoluzione della nostra Comunità, vuol dire tranciare le nostre
radici, e credo che possa essere definito, senza mezzi termini, un suicidio
culturale.
Infatti, se questa
ipotesi dovesse avverarsi, l’Archivio di Spilamberto verrebbe consultato, in
futuro, solo da storici professionisti i cui studi dovessero riguardare, in
tutto o in parte, Spilamberto.
Verrebbe meno,
invece, la consultazione dei dilettanti, ovvero di coloro che per curiosità
culturale e per attaccamento alle proprie radici, vanno all’archivio e scavano,
fino ad aquisire e divulgare migliaia di notizie e notiziole riguardanti il
nostro passato.
Questo piccolo
esercito di ricercatori non andrebbe mai a documentarsi sulle proprie radici in
un paese vicino, perché ogni volta rinnoverebbe l’amara sensazione di essere
stato defraudato di qualcosa che gli apparteneva.
E ciò sarebbe un
guaio, perché questo tipo di consultazioni sfocia, talvolta, in libri che il
Comune apprezza e incentiva se è vero, come è vero, che ne è quasi sempre
l’editore.
Questo aspetto viene
spesso sottolineato dalle autorità, come è avvenuto il 28 marzo 2014 alla
presentazione di un libro di Criseide Sassatelli.
In quell’occasione
il Sindaco ha spiegato l’importanza dell’apporto di tanti ricercatori locali, e
ne ha anche citati alcuni, che hanno un ruolo fondamentale nello studio delle
nostre radici.
Per questi motivi
voglio continuare a pensare che si tratti di un progetto in corso di
valutazione e non di una decisione già presa perché, in quest’ultimo caso,
inizierebbe un inesorabile processo di marginalizzazione del nostro Archivio
Storico e, contestualmente, un processo di impoverimento delle cognizioni che
abbiamo delle nostre radici.
Si puo' commentare solo cosi' " Siete messi male ".
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