mercoledì 16 aprile 2014

colpo di stato permanente


E’ il titolo di un libro, uscito oggi, che tratta dell’operato del Presidente della Repubblica negli ultimi tre anni.
L’autore dà un ritratto del Presidente poco edificante, in quanto ritiene che tutta l’operazione di annientamento di Berlusconi sia stata pensata, voluta e condotta da Napolitano. Non si può nemmeno dire che il libro getti ombre sul Presidente, perché le ombre esistevano già.
Prima Fini che manda a ramengo il neo costituito PDL.
Poi fonda un nuovo partito ma resta presidente della Camera senza che Napolitano abbia nulla da obiettare.
Poi la salita artificiosa dello “spread”, il Dio spread di fronte al quale gli italiani si dovevano inchinare e, contestualmente, il processo Rubi per sfruttamento della prostituzione.
Nella salita dello spread il presidente si avvaleva dei poteri forti, mentre per le escort vi era una rete di intercettazioni da fare invidia alla STASI, la polizia politica della Germania Comunista, divenuta famosa con il film “Le vite degli altri”.
Fra i poteri forti l’autore inserisce, oltre al Presidente Napolitano, Carlo de Benedetti - editore svizzero del gruppo l’Espresso-Repubblica, il duo Bazoli (banca Intesa San Paolo e Corriere della sera)-Passera, che allora guidava Intesa San Paolo. All’estero i poteri forti vengono individuati nella troika: Commissione Europea, Banca Centrale europea e Fondo Monetario Internazionale.
E torniamo ai fatti.
Dopo avere “convinto” Berlusconi a mollare, nel novembre 2011, il Presidente aveva già pronto un altro “cavallo” fin dall’estate precedente: Monti, che il Presidente presentò agli italiani come il salvatore della Patria.
Questo “cavallo”, preventivamente nominato senatore (mi viene in mente Caligola), governò per oltre un anno riuscendo a peggiorare una situazione che era già critica.
Nel frattempo la procura di Milano faceva cose bislacche, come mandare sotto accusa tutti i testi della difesa, ben 44, nel processo Rubi, e condannando alla galera Berlusconi per evasione fiscale mentre il presidente di Mediaset, la società rea, veniva ritenuto estraneo ai fatti.
Poi arriviamo alla cronaca recente, con Napolitano che vuole le larghe intese e deborda ripetutamente dai limiti del suo ruolo istituzionale, come quando convoca i capigruppo parlamentari per cambiare la legge elettorale.
Dicevo all’inizio che questo libro non getta ombre sull’operato del Presidente, semplicemente perché le ombre c’erano già.
Infatti, oltre ai sospetti provocati dalla concatenazione degli eventi, sono recentemente apparsi anche due libri che concordano, almeno in parte, con le tesi sostenute dall’autore del presente libro: uno di Alan Friedman - Ammazziamo il gattopardo - e l’altro di Giulio Tremonti - Bugie e verità.

 

Autore Paolo Becchi    

Docente di filosofia pratica e bioetica all’Università di Genova.
Becchi è stato considerato l’ideologo del M5S, ma è una etichetta che respinge, e anche Grillo ha chiarito che questa voce non ha fondamento.
Si tratta di un saggio snello - 96 pagine - edito da Marsilio.
In libreria al prezzo di 9 euro. 

1 commento:

  1. Nessun problema tanto in Italia abbiamo fondato senza saperlo la Democrazia Dittatoriale e abbiamo come Kapo un vecchio di 90 guardato a vista da ben 937 Badanti.

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