martedì 8 ottobre 2013

assegnato lamberto d'oro 2013


Lunedì 7 Ottobre 2013 - allo Spazio Eventi L. Famigli di Spilamberto - in una sala gremita di gente nonostante il maltempo, ha avuto luogo l’annuale assegnazione del “Lamberto d’Oro”.
L’ambito premio è andato a Luigi Orienti, archeologo dilettante dal 1978, anno in cui, insieme al alcuni amici, fondò il Gruppo Naturalisti di Spilamberto.
La sua incessante e appassionata attività ha favorito importanti ritrovamenti, come gli scheletri rinvenuti nell’alveo del Panaro, nell’ambito del Neolitico e dell’Eneolitico, e i resti di una importante necropoli dell'età del rame.
Le sepolture e i reperti confluirono nell'Antiquarium di Spilamberto, istituito a seguito della Mostra “Archeologia del fiume Panaro” del 1979.
Nel 1998 è stato nominato, dal Ministero dei Beni Culturali, Ispettore Onorario per l'Archeologia, nomina riconfermata triennio dopo triennio e ancora attiva.
Ha partecipato agli scavi condotti in via Macchioni, che hanno restituito resti di insediamenti e necropoli dall’età pre-protostorica all’età moderna, in particolare resti insediativi neolitici, una terramara dell’età del bronzo, pozzi di età etrusca, tre insediamenti di età romana con relativi pozzi e impianti produttivi e le necropoli con numerose tombe databili dal I secolo a.C. al VI secolo d.C.; inoltre un’importante necropoli longobarda, i cui tesori sono stati esposti di recente nella bella mostra di Spilamberto.
Ha partecipato inoltre agli scavi che hanno portato in luce l’antico Ospitale di San Bartolomeo, con lo strappo della “tomba del pellegrino” ora esposta nell’Antiquarium.
Dopo la premiazione, l’ ORCHESTRA DA CAMERA DI MODENA, composta da otto strumenti ad arco, ha eseguito musiche di Bach, Massenet, Paganini, Rachmaninoff e Pugmani-Kreisler, e il pubblico presente ha molto apprezzato la bravura dei musicisti, in particolare del primo violino Marco Ferri, cui il pubblico presente ha tributato lunghi applausi.
Un buffet con brindisi ha chiuso la serata.

Qui sotto la pergamena consegnata a Luigi Orienti
 

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