giovedì 12 dicembre 2013

abu omar


Abu Omar, un signore di nazionalità egiziana, era l’imam di Milano e approfittò della sua veste di predicatore per reclutare combattenti da utilizzare nella guerra santa contro l’Occidente: per questo dovrà scontare 6 anni di galera. Così ha stabilito la Corte d’Appello di Milano il 6 dicembre scorso.
Tuttavia Abu Omar è in Egitto, suo paese d’origine, dal febbraio del 2003, allorchè un commando dei servizi segreti americani, coadiuvato dai servizi segreti italiani, lo aveva arrestato e spedito a casa.
La magistratura di Milano aprì un fascicolo per sequestro di persona, e inflisse 10 anni di galera a Pollari, capo dei Servizi segreti, 9 anni a Mancini suo vice, e 5 anni ad altri personaggi minori dei servizi italiani.
Inoltre, il tribunale di Milano riconobbe ad Abu Omar un risarcimento di 1,5 milioni di euro per essere stato sequestrato ingiustamente.
Ma le complicazioni non finiscono qui: i giudici di Milano hanno ignorato le richieste di 4 governi (Prodi-Berlusconi-Monti-Letta) di mantenere il segreto di Stato sulle vicende riguardanti Abu Omar, e i governi si sono appellati alla Corte costituzionale.
Riepilogando e traducendo dal giuridico-politichese:
1)     I servizi segreti americani, coadiuvati da quelli italiani, arrestano e rispediscono al suo paese un terrorista;
2)     Il tribunale di Milano mette sotto accusa 26 agenti americani e alcuni agenti italiani per sequestro di persona. Gli americani rispondono picche, e il tribunale di Milano va avanti e infligge ai funzionari dei servizi segreti italiani le pene già dette: 10 anni al capo, 9 al vice e 5 agli altri, e riconosce a Omar un indennizzo di un milione e mezzo di euro. Lunedì prossimo, 16 dicembre 2013, la cassazione darà il verdetto definitivo.
3)     Il tribunale di Milano ritiene che un arresto illegale vada sempre punito, mentre i sopracitati governi ritengono che gli aspetti secretati riguardanti la sicurezza nazionale non debbano essere divulgati per nessun motivo, e si appellano alla Corte costituzionale che il 14 gennaio 2014 scioglierà la questione.
4)     Il tribunale di Milano infligge a Abu Omar 6 anni di carcere riconoscendolo colpevole di terrorismo internazionale.
A questo punto credo che il caos sia proprio servito.
Potrebbe verificarsi che Abu Omar, in carcere 6 anni per terrorismo, venisse contestualmente indennizzato con 1,5 milioni di euro, vale a dire 250.000 euro all’anno e oltre 20.000 euro per ogni mese di carcere, dallo Stato Italiano, lo Stesso Stato che, ritenendolo colpevole di terrorismo, lo ha messo in galera.
Che dire? E’ meglio non aggiungere altro e lasciare che ognuno si faccia un‘idea propria di questa singolare vicenda.

1 commento:

  1. Questa è l' Italia dove regna sovrano il Kaos, ma il vero problema è che nessuno lo vuole togliere perchè in fin dei conti fa comodo a tutti, accusati e innocenti.

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