Abu Omar, un signore di nazionalità egiziana, era l’imam di Milano e
approfittò della sua veste di predicatore per reclutare combattenti da
utilizzare nella guerra santa contro l’Occidente: per questo dovrà scontare 6
anni di galera. Così ha stabilito la Corte d’Appello di Milano il 6 dicembre
scorso.
Tuttavia Abu Omar è in Egitto, suo paese d’origine, dal febbraio del
2003, allorchè un commando dei servizi segreti americani, coadiuvato dai servizi
segreti italiani, lo aveva arrestato e spedito a casa.
La magistratura di Milano aprì un fascicolo per sequestro di persona, e
inflisse 10 anni di galera a Pollari, capo dei Servizi segreti, 9 anni a
Mancini suo vice, e 5 anni ad altri personaggi minori dei servizi italiani.
Inoltre, il tribunale di Milano riconobbe ad Abu Omar un risarcimento
di 1,5 milioni di euro per essere stato sequestrato ingiustamente.
Ma le complicazioni non finiscono qui: i giudici di Milano hanno
ignorato le richieste di 4 governi (Prodi-Berlusconi-Monti-Letta) di mantenere
il segreto di Stato sulle vicende riguardanti Abu Omar, e i governi si sono
appellati alla Corte costituzionale.
Riepilogando e traducendo dal giuridico-politichese:
1)
I
servizi segreti americani, coadiuvati da quelli italiani, arrestano e
rispediscono al suo paese un terrorista;
2)
Il
tribunale di Milano mette sotto accusa 26 agenti americani e alcuni agenti
italiani per sequestro di persona. Gli americani rispondono picche, e il
tribunale di Milano va avanti e infligge ai funzionari dei servizi segreti
italiani le pene già dette: 10 anni al capo, 9 al vice e 5 agli altri, e
riconosce a Omar un indennizzo di un milione e mezzo di euro. Lunedì prossimo, 16
dicembre 2013, la cassazione darà il verdetto definitivo.
3)
Il
tribunale di Milano ritiene che un arresto illegale vada sempre punito, mentre
i sopracitati governi ritengono che gli aspetti secretati riguardanti la
sicurezza nazionale non debbano essere divulgati per nessun motivo, e si
appellano alla Corte costituzionale che il 14 gennaio 2014 scioglierà la questione.
4)
Il
tribunale di Milano infligge a Abu Omar 6 anni di carcere riconoscendolo
colpevole di terrorismo internazionale.
A questo punto credo che il caos sia proprio servito.
Potrebbe verificarsi che Abu Omar, in carcere 6 anni per terrorismo,
venisse contestualmente indennizzato con 1,5 milioni di euro, vale a dire
250.000 euro all’anno e oltre 20.000 euro per ogni mese di carcere, dallo Stato
Italiano, lo Stesso Stato che, ritenendolo colpevole di terrorismo, lo ha messo
in galera.
Che dire? E’ meglio non aggiungere altro e lasciare che ognuno si
faccia un‘idea propria di questa singolare vicenda.
Questa è l' Italia dove regna sovrano il Kaos, ma il vero problema è che nessuno lo vuole togliere perchè in fin dei conti fa comodo a tutti, accusati e innocenti.
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