venerdì 5 dicembre 2014

giornalismo abusivo

Proprio pochi giorni fa, col titolo “attento, l’ordine ti sorveglia” ho fatto alcune considerazioni sull’Ordine dei Giornalisti in relazione a una vicenda che vede uno dei loro iscritti, Magdi Allam, nella necessità di difendersi di fronte al predetto “Ordine” che lo ha accusato di “islamofobia”.
In particolare mi chiedevo che senso abbia, in un paese che vuole essere liberale, un ordine professionale senza il cui tesserino non puoi lavorare e che potrebbe anche farti smettere di esercitare la professione del giornalista.
Si tratta di un organismo la cui esistenza, a mio avviso, è totalmente superflua.
Infatti, data per scontata la capacità professionale di un giornalista, il suo operato ha solo due vincoli.
Il primo è la coscienza, con la quale il giornalista dovrà fare i conti subito, prima di scrivere un articolo.
Il secondo è l’insieme di leggi esistenti per tutelare non solo la dignità delle persone oggetto dei suoi articoli, ma anche il rispetto dei destinatari degli articoli stessi.
La coscienza appartiene alla sfera personale ed è perciò variabile ma, nel caso sia troppo elastica ecco che interviene il sistema giuridico che punirà eventuali abusi.
Per questi motivi l’Ordine è una struttura che si sovrappone artificiosamente alla libera circolazione delle idee e delle opinioni.
Non a caso l’Ordine dei Giornalisti, come ho già scritto, venne fondato nel 1925 per evitare che la piena libertà dei giornalisti potesse arrecare qualche danno al regime fascista e alla sua immagine pubblica.
E allora oggi, a 89 anni dalla sua fondazione e a 69 anni dalla caduta del fascismo, quale giustificazione logica ha l’esistenza dell’Ordine dei Giornalisti?
Mi sono rifatto questa domanda dopo che, pochi giorni fa, è scoppiata la notizia di importanti personaggi intervistati da una persona che, non essendo iscritta, è stata accusata dal presidente dell’Ordine di “giornalismo abusivo”.

Dopo il clamore suscitato da questa vicenda sta poi emergendo che parecchie interviste, in questi anni, sono state fatte “abusivamente”, e allora la cosa si sta ingarbugliando per il presidente dell’Ordine Enzo Iacopino (nella foto), perchè il risalto di questa notizia potrebbe far sì che una grossa fetta di opinione pubblica si renda conto non solo dell’esistenza dell’Ordine dei Giornalisti, ma anche della sua inutilità, e la denuncia di abusivismo mediatico potrebbe trasformarsi in un boomerang.

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