Venerdì 5
agosto scorso il Comune ha riconvocato il gruppo di persone, già convocate il
18 luglio, per approfondire il tema della nuova collocazione dell’Archivio
Storico.
Poiché
nell’incontro precedente era emersa un’ipotesi di collocazione dell’Archivio Storico
nella ex sede della Cassa di Risparmio (sotto il Torrione), il Sindaco e
l’Assessore alla Cultura hanno informato i presenti di avere predisposto una
perizia per conoscere il costo dell’eventuale adattamento di quell’edificio ad
Archivio Storico.
Tale costo è
risultato di 45.000 euro, costo non proibitivo se si pensa che, trasferendo
l’Archivio a Vignola, la spesa per il nostro Comune sarebbe di 5.500 euro per
ognuno dei 15 anni di durata della convenzione, con un totale di euro 82.500.
Questo esordio
ha galvanizzato gli invitati, tutti contrari, con una sola eccezione, allo
spostamento dell’Archivio di Spilamberto a Vignola.
Se il Comune
aveva fatto fare una perizia di spesa, risultata peraltro abbordabile, poteva
significare che non escludeva l’ipotesi di mantenere a Spilamberto l’Archivio
Storico di Spilamberto.
Si sono poi succeduti
alcuni interventi molto critici nei riguardi di questa operazione che sembra dettata
da motivazioni estranee alla conservazione del nostro patrimonio archivistico.
Vi sono
infatti alcune anomalie non di poco conto:
- una
fondazione bancaria che compra un edificio dalla banca di riferimento e che,
probabilmente, non sa cosa farsene;
- una
fondazione, ente morale, che detta l’agenda ai Comuni e li minaccia pure,
ricordandogli che chi di loro non aderirà a quel progetto di archivio
collettivo si assumerà le proprie responsabilità morali e giuridiche;
- una
fondazione che rimprovera il Comune perché la cosa avrebbe dovuto restare
segreta fino alla fine, come se i cittadini non esistessero.
Senza
parlare degli aspetti che toccano la sensibilità di un’intera Comunità.
Spostare
l’Archivio Storico di Spilamberto a Vignola umilia il senso di appartenza degli
spilambertesi alla propria Comunità.
Uno degli
intervenuti, con bella similitudine, ha detto che l’Archivio Storico è, per una
Comunità, ciò che è l’album dei ricordi per una famiglia, e non esiste famiglia
disposta a trasferirlo a casa del vicino.
Poi uno dei
presenti, premettendo che l’Archivio Storico non appartiene a singole persone
ma a tutta la Comunità, ha chiesto al Sindaco di tenere una pubblica assemblea
nella quale spiegare ai cittadini la decisione che prenderà.
Il sindaco
ha accolto questa richiesta dicendo che a settembre avrebbe pubblicamente
comunicato la sua decisione.
Ovviamente,
anche senza essere ottimisti, si pensava che le valutazioni del Comune non
fossero del tutto compiute e che vi fosse ancora un margine di speranza, anche
se esiguo, di mantenere a Spilamberto l’Archivio Storico di Spilamberto.
Ma ecco che
il Sindaco, proprio in chiusura dell’incontro, mentre ribadiva che a settembre
avrebbe tenuto una pubblica assemblea, ha aggiunto che in quella sede avrebbe informato i cittadini del
trasferimento a Vignola dell’Archivio Storico di Spilamberto.
Forse è
stata una gaffe, perchè dibattere per una serata intera su un argomento che ti
sta a cuore e nutrire qualche speranza di successo, e alla fine imparare che
chi ti ha convocato ha già deciso, non è il massimo: era meglio non saperlo.
Poi, stando
così le cose, queste persone perché sono state convocate? Che cosa c’era da
“approfondire”, come recitava la mail di invito?
Ultima
considerazione: molti cittadini sostenevano che, avendo l’amministrazione
uscente rinunciato a chiudere questa vicenda, le probabilità che l’Archivio
Storico di Spilamberto restasse a Spilamberto aumentavano sensibilmente, perché
il sindaco nuovo non rispondeva alle vecchie logiche.
Credo che quei
cittadini, per vedere confermato il loro convincimento, dovranno aspettare
un’altra occasione.
L'Archivio Storico di Spilamberto è in partenza per Vignola. Agli Spilambertesi ricordiamo il futuro indirizzo del loro Archivio: via Giovanni Paolo II n. 264 - Vignola (vedi foto).