Renzi ha deciso di procedere: in luogo di un esecutivo che, come ormai
è noto a tutti, non fa nulla, ha pensato di esporsi in prima persona e, salvo
imprevisti, diverrà presidente del Consiglio dei Ministri.
In apparenza la cosa non fa una grinza: l’Italia è in grave difficoltà,
l’esecutivo non riesce a cavare un ragno dal buco, e allora Renzi, neo
segretario del Partito di maggioranza relativa, scende nell’agone e tenta di
sistemare alcune cose, le più urgenti.
E’ sufficiente che faccia la riforma elettorale e che metta mano alla
revisione della nostra architettura istituzionale, ormai cotta, per ottenere
consensi da moltissimi italiani anche di parrocchie politiche diverse dalla
sua.
Vi sono però alcuni aspetti, in questa vicenda, che lasciano perplessi.
In primo luogo, un primo ministro è tanto più forte quanto più è
legittimato dal voto popolare e, in questo caso, il voto non c’è stato.
Vi è poi la grande difficoltà che l’Italia repubblicana ha sempre
incontrato nell’esprimere governi in grado di governare, a causa di una
Costituzione che molti tromboni definiscono la più bella del mondo ma che, in
realtà, impedisce agli italiani di avere una guida efficace.
Infine, Renzi intende fare le cose più urgenti con l’apporto di
Berlusconi, che considera un valido interlocutore e non un delinquente.
Se Renzi riuscirà, andrà alle elezioni con un grande consenso e, che
vinca o che perda, avrà il rispetto della maggioranza degli italiani per avere
reso più respirabile il clima politico e sociale.
Ma il suo cammino non sarà in discesa, e potrebbe nascondere una
trappola: infatti molti parlamentari del suo partito sono legati alla vecchia
nomenklatura del partitone rosso e masticano amaro vedendo al governo un
giovanotto che ha dichiarato di volerli rottamare e che sta mettendo in atto la
promessa.
Le resistenze maggiori saranno dovute al suo dialogo con Forza Italia,
come dimostra emblematicamente il fatto che un importante sconfitto alle
primarie PD, Cuperlo, si è dimesso subito dopo l’incontro di Renzi con
Berlusconi.
Io credo che in questa congiuntura, anche se il galateo istituzionale
non è stato rispettato, moltissimi italiani facciano il tifo per Renzi perché,
se non riesce ad attuare ciò che si prefigge, il nostro futuro sarà
sicuramente peggiore del presente.
I conservatori del suo partito
avranno buon gioco per screditarlo e riusciranno a tornare in sella,
probabilmente coadiuvati dalla frangia politicizzata della magistratura, che
sta già scaldando i motori in sordina anche se Renzi, nel discorso programmatico,
non ha parlato di riforma della magistratura, e ciò la dice lunga sulla sua
accortezza.
Il partito dell’odio prenderà
nuovo slancio e il clima sociale e politico diventerà, se possibile, più
irrespirabile di prima.
Credo che sia proprio il caso di
augurare a Renzi: “In bocca al lupo”.
La Costituzione Italiana è la cosa più bella del mondo per i nostri politici nessuno escluso.
RispondiEliminaPoi essendo in una Repubblica Democratica perchè gli ultimi 3 governi sono stati creati ad hoc dal Monarca Re Giorgio con l' avvallo di tutti i partiti politici ????
Poi gigi ti mando la canzoncina di Renzi via Email