Mercoledì
2 settembre è accaduto un miracolo: la piazzetta compresa fra via Amendola e
via Fratelli Rosselli si è improvvisamente animata.
Vi
era nientemeno che la Banda di Spilamberto che faceva le prove a cielo aperto,
e parecchie decine di persone di tutte le età sedevano ad ascoltarla.
Negli
intervalli gli adulti parlavano fra loro e i bambini si rincorrevano felici, e
non mancavano nemmeno le torte, fatte dalle signore della zona, e frutta di
stagione: insomma, si aveva la netta sensazione di trovarsi in una piazza vera,
ed era una sensazione sorprendente, se si considera che non c’è un albero, né
un’aiuola, né una panchina e nemmeno un nome.
Questo
“miracolo” è stato il frutto di un’iniziativa del Maestro Clò che ha chiesto al
Comune, e ottenuto, l’autorizzazione a tenere le prove della Banda nella
piazzetta dimenticata.
Credo
che tutti i residenti debbano essergli grati perché questa iniziativa, oltre ad
avere regalato una bella serata a tanta gente, ha dimostrato l’esistenza della
piazza che il fotografo ha denominato “Piazza Amendola”, e chissà che anche le
autorità competenti non si siano accorte della sua esistenza e stiano pensando
di accoglierla nella toponomastica di Spilamberto assegnandole il minimo di
arredo urbano: due panchine.
Riguardo
al nome, Piazza Amendola potrebbe andare bene, se i fratelli Rosselli non
avessero nulla da obiettare: e allora perché, per evitare dispute e ripensando
alla serata del 2 settembre 2015, non battezzarla “Piazzetta del miracolo”?
Nelle foto due momenti della serata
Bella, piazzetta del miracolo mi piace
RispondiElimina