Sta
prendendo corpo, con lo studio di fattibilità già partito, il progetto di
fusione dei Comuni della nostra zona, progetto sulla cui bontà è lecito nutrire
grossi dubbi.
Cercherò,
tuttavia, di analizzare gli aspetti negativi di questa eventuale scelta in un
prossimo articolo: in questa sede vorrei fare soltanto un sunto di come siamo
arrivati alla situazione attuale.
Si
tratta di un’ipotesi della quale si parla da qualche anno, da quando cioè
l’attuale sindaco di Spilamberto, allora semplice consigliere comunale, lanciò
un sasso in piccionaia dichiarando pubblicamente che si dovevano unificare i
Comuni.
Ecco
un assaggio delle dichiarazioni di Costantini, che danno l’impressione che la
liquidazione del Comune di cui è attualmente sindaco sia per lui una “missione”
politica alla quale è stato indotto non si sa se dalla propria ambizione
personale o da qualche pezzo grosso del partitone rosso.
14 gennaio 2011 - Il
Resto del Carlino
“L’OBIETTIVO — precisa
il giovane consigliere Pd — è naturalmente l’ottimizzazione delle spese. Perché
visti i tagli agli enti locali, che in futuro certamente saranno sempre più
drastici, penso sia l’unica strada per continuare a garantire servizi di qualità
ai cittadini. E la conseguente riduzione dei costi porterebbe anche a liberare
risorse per nuovi e utili investimenti che al momento i Comuni non possono più
permettersi.”
21 dicembre 2012 - Twitter
“Ciao a tutti,non mi
candido. Come dice un caro amico: scout,lavoro e
progettare un comune
unico per ora è fare più politica che un deputato.”
Arriviamo
così ai giorni nostri, con l’incarico a una società di consulenza di studiare
la fattibilità della fusione dei Comuni.
27 agosto 2015 La
Gazzetta di Modena
Intervistatore: Molto soddisfatto si è dimostrato il sindaco di Spilamberto,
Umberto Costantini, uno dei principali promotori (se non il principale), di
questo studio. Dice infatti il primo cittadino spilambertese: “Finalmente, dopo quasi cinque anni, si
comincia ad affrontare questo tema. ….. quello che stiamo facendo non è
qualcosa di ordinario ma di straordinario. Si tratta di cominciare a pensare
come potrà essere il nostro territorio tra venti, trenta, cinquanta anni,
attraverso un progetto all’avanguardia.”
L’incarico
è stato deliberato dal Consiglio Comunale di Spilamberto il 17 giugno scorso.
Erano
assenti 3 consiglieri di maggioranza e 1 della lista Uniti per la Sinistra.
Tutti
i presenti, con l’eccezione dei 2 consiglieri M5S che si sono astenuti, hanno
votato a favore.
La
società incaricata, mai citata nella delibera, è nientemeno che Nomisma, una
società di consulenza fondata da Prodi e dalla BNL, oggetto di numerose inchieste
della magistratura per la contiguità con la politica e le istituzioni, dalle
quali riceveva spesso grosse commesse di dubbia utilità (solo a titolo di
esempio, rivevette una commessa da quasi 6 miliardi di lire dalla Farnesina per
studiare argomenti come il tasso di natalità degli asini somali o
la velocità di spostamento di capre,
pecore e cammelli nel deserto).
Non
è pertanto del tutto fuori luogo il timore che la citata società dica ciò che i
committenti vogliono sentirsi dire, e cioè che è utile la fusione dei Comuni di
Castelnuovo Rangone, Castelvetro di
Modena, Guiglia, Marano sul Panaro, Savignano sul Panaro, Spilamberto, Vignola,
Zocca, Montese.
Una
riunione della commissione di lavoro sulla fusione, aperta al pubblico, si è
tenuta il 3 settembre scorso senza informarne adeguatamente i cittadini.
La
consigliera di minoranza Spadini ha sottolineato questa cosa e il Sindaco di
Vignola si è scusato pubblicamente per la carenza di informazione relativa a
questa serata curata dal sindaco di Spilamberto il quale, anziché scusarsi, ha
detto che si è trattato di una semplice dimenticanza.
Alla
luce di questo progetto sbiadisce perfino l’importanza dello spostamento dell’Archivio
Storico Comunale di Spilamberto a Vignola, una vicenda che ha appassionato
molti cittadini tanto da fare nascere un’associazione per il rientro dell’Archivio.
La
fine del Comune di Spilamberto, con 800 anni di vita alle spalle, darebbe inizio
a una nuova era per gli spilambertesi che verranno: un’era di periferia
sociale, storica e culturale che liquiderebbe la nostra memoria fino a
disperderla.
Ovviamente,
il titolo di “liquidatore”
spetterebbe al “principale promotore”, per dirla con il giornalista della
Gazzetta, dell’iniziativa, ovvero al nostro sindaco Costantini Umberto (nella
foto).
Comunque il ritratto della foto ha qualche assomiglianza con la razza magrebina..........quindi giusti fare quegli studi sui cammelli......
RispondiEliminaA proposito sia il Resto del Carlino che la Gazzetta di Modena mai e poi mai si metterebbero contro le Terre dei Castelli ( o meglio Terre di Camorristi ) tanto meno farebbero articoli che li possono danneggiare.
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