mercoledì 16 settembre 2015

il liquidatore

Sta prendendo corpo, con lo studio di fattibilità già partito, il progetto di fusione dei Comuni della nostra zona, progetto sulla cui bontà è lecito nutrire grossi dubbi.
Cercherò, tuttavia, di analizzare gli aspetti negativi di questa eventuale scelta in un prossimo articolo: in questa sede vorrei fare soltanto un sunto di come siamo arrivati alla situazione attuale.
Si tratta di un’ipotesi della quale si parla da qualche anno, da quando cioè l’attuale sindaco di Spilamberto, allora semplice consigliere comunale, lanciò un sasso in piccionaia dichiarando pubblicamente che si dovevano unificare i Comuni.
Ecco un assaggio delle dichiarazioni di Costantini, che danno l’impressione che la liquidazione del Comune di cui è attualmente sindaco sia per lui una “missione” politica alla quale è stato indotto non si sa se dalla propria ambizione personale o da qualche pezzo grosso del partitone rosso.
14 gennaio 2011 - Il Resto del Carlino 
“L’OBIETTIVO — precisa il giovane consigliere Pd — è naturalmente l’ottimizzazione delle spese. Perché visti i tagli agli enti locali, che in futuro certamente saranno sempre più drastici, penso sia l’unica strada per continuare a garantire servizi di qualità ai cittadini. E la conseguente riduzione dei costi porterebbe anche a liberare risorse per nuovi e utili investimenti che al momento i Comuni non possono più permettersi.”
21 dicembre 2012 - Twitter 
“Ciao a tutti,non mi candido. Come dice un caro amico: scout,lavoro e
progettare un comune unico per ora è fare più politica che un deputato.”
Arriviamo così ai giorni nostri, con l’incarico a una società di consulenza di studiare la fattibilità della fusione dei Comuni.
27 agosto 2015 La Gazzetta di Modena
Intervistatore: Molto soddisfatto si è dimostrato il sindaco di Spilamberto, Umberto Costantini, uno dei principali promotori (se non il principale), di questo studio. Dice infatti il primo cittadino spilambertese: “Finalmente, dopo quasi cinque anni, si comincia ad affrontare questo tema. ….. quello che stiamo facendo non è qualcosa di ordinario ma di straordinario. Si tratta di cominciare a pensare come potrà essere il nostro territorio tra venti, trenta, cinquanta anni, attraverso un progetto all’avanguardia.”
L’incarico è stato deliberato dal Consiglio Comunale di Spilamberto il 17 giugno scorso.
Erano assenti 3 consiglieri di maggioranza e 1 della lista Uniti per la Sinistra.
Tutti i presenti, con l’eccezione dei 2 consiglieri M5S che si sono astenuti, hanno votato a favore.
La società incaricata, mai citata nella delibera, è nientemeno che Nomisma, una società di consulenza fondata da Prodi e dalla BNL, oggetto di numerose inchieste della magistratura per la contiguità con la politica e le istituzioni, dalle quali riceveva spesso grosse commesse di dubbia utilità (solo a titolo di esempio, rivevette una commessa da quasi 6 miliardi di lire dalla Farnesina per studiare argomenti come il tasso di natalità degli asini somali o la velocità di spostamento di capre, pecore e cammelli nel deserto).
Non è pertanto del tutto fuori luogo il timore che la citata società dica ciò che i committenti vogliono sentirsi dire, e cioè che è utile la fusione dei Comuni di Castelnuovo Rangone, Castelvetro di Modena, Guiglia, Marano sul Panaro, Savignano sul Panaro, Spilamberto, Vignola, Zocca, Montese.
Una riunione della commissione di lavoro sulla fusione, aperta al pubblico, si è tenuta il 3 settembre scorso senza informarne adeguatamente i cittadini.
La consigliera di minoranza Spadini ha sottolineato questa cosa e il Sindaco di Vignola si è scusato pubblicamente per la carenza di informazione relativa a questa serata curata dal sindaco di Spilamberto il quale, anziché scusarsi, ha detto che si è trattato di una semplice dimenticanza.
Alla luce di questo progetto sbiadisce perfino l’importanza dello spostamento dell’Archivio Storico Comunale di Spilamberto a Vignola, una vicenda che ha appassionato molti cittadini tanto da fare nascere un’associazione per il rientro dell’Archivio.
La fine del Comune di Spilamberto, con 800 anni di vita alle spalle, darebbe inizio a una nuova era per gli spilambertesi che verranno: un’era di periferia sociale, storica e culturale che liquiderebbe la nostra memoria fino a disperderla.

Ovviamente, il titolo di “liquidatore” spetterebbe al “principale promotore”, per dirla con il giornalista della Gazzetta, dell’iniziativa, ovvero al nostro sindaco Costantini Umberto (nella foto).

2 commenti:

  1. Comunque il ritratto della foto ha qualche assomiglianza con la razza magrebina..........quindi giusti fare quegli studi sui cammelli......

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  2. A proposito sia il Resto del Carlino che la Gazzetta di Modena mai e poi mai si metterebbero contro le Terre dei Castelli ( o meglio Terre di Camorristi ) tanto meno farebbero articoli che li possono danneggiare.

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