mercoledì 5 agosto 2015

il centro-destra a spilamberto

E’ di pochi giorni fa la notizia, apparsa sulla stampa locale, che i due rappresentanti della Lista civica “Spilamberto libera e responsabile” escono dalla Lista nella quale sono stati eletti, creando una situazione molto particolare, al limite dell’assurdo.
La lista che abbandonano resta infatti un guscio vuoto perché non vi sono altri consiglieri eletti.
Ovviamente i due consiglieri restano tali, e dovranno cambiare il nome al gruppo consiliare. Se non dovessero farlo, sarebbero i rappresentanti di una Lista che non riconoscono e della quale hanno pubblicamente certificato il fallimento.
Tuttavia, al di là delle alchimie procedurali, resta il fatto che la scelta di correre insieme agli ambientalisti è stata, per il centro-destra spilambertese, un disastro.
Passare dal 30,58 % col solo apporto della Lega Nord (il cui bacino elettorale viaggiava sul 5/6%), al 17,17 % in condominio con i verdi ambientalisti non può avere altro nome che disastro, da un punto di vista elettorale.
Del resto, basta leggere l’andamento delle elezioni comunali degli ultimi anni per capire alcune cose.
Il prospetto in alto dimostra che più è chiara la collocazione delle Liste, più i voti aumentano.
Nel 2004, nonostante due liste di centro destra, i consensi passano dal 15,86 al 21,12%.
Nel 2009 poi, con la presentazione di un’unica lista comprendente la Lega, il risultato è il già citato 30,58%.
Il mandato degli elettori è pertanto chiaro: una lista di centro destra, chiaramente connotata, viene approvata e sostenuta dagli elettori.
Cosa abbiano pensato i promotori della Lista “Spilamberto Libera e Responsabile”, valutando l’andamento delle precedenti tornate elettorali, non è dato sapere.
Forse hanno pensato che sostituire la Lega con una compagine verde-ambientalista fosse la stessa cosa, ma le differenze sono evidenti e non da oggi: lo erano anche prima delle elezioni.
Erano due anime diverse, come dichiarano oggi i due consiglieri appartenenti all’area di centro-destra, i quali non riescono più a rapportarsi con l’ala ambientalista che, oltretutto, è priva di rappresentanti in consiglio comunale.
Vengono spontanee alcune domande.
Era proprio impossibile prevedere che le due anime erano inconciliabili?
Era impossibile capire che, annacquando il peso del centro destra nella composizione della lista, i suoi elettori si sarebbero trovati sconcertati quando non irritati?
Non si percepiva il rischio di deludere una massa cospicua di elettori che, alla precedente tornata elettorale, avevano risposto con entusiasmo?
Certo, sarebbe stato difficile coinvolgere ancora la Lega che, nella precedente legislatura, aveva mancato la rappresentanza in consiglio comunale per una manciata di voti, cosa che aveva creato una certa tensione all’interno del gruppo.
Ma sostituire la Lega con gli ambientalisti ha frastornato l’elettorato, e i risultati si sono visti.
Questa presa d’atto degli attuali consiglieri è pertanto abbastanza scontata: semmai c’è da meravigliarsi che sia avvenuta dopo un anno dalle elezioni.
I consiglieri concludono il loro intervento, che era già apparso anche nel giornale Il Comune informa di giugno, dichiarandosi certi che gli elettori di centro-destra capiranno la loro scelta.

Anch’io credo che la capiranno: quella che non hanno capito è la scelta che ha generato questa situazione.

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