giovedì 9 aprile 2015

renzi

Renzi è l’uomo del giorno.
E’ diventato Presidente del Consiglio senza il vaglio delle elezioni, ma ha riscosso una certa simpatia da parte di molta gente, anche di schieramento diverso dal suo.
Molti di costoro pensavano, grosso modo, così: “L’Italia è ingovernabile, questo ragazzotto è sì del PD, ma i suoi modi sono molto diversi da quelli dei leader storici del partitone che l’hanno preceduto. Ha addirittura accettato di confrontarsi con Berlusconi nonostante tutti i veti e gli anatemi che ciò gli ha procurato, chissà che non riesca nella disperata impresa di governare l’Italia”.
Poi il nostro ha cominciato a muoversi e i fatti non sono stati all’altezza dei suoi quotidiani proclami.
Negli ultimi tempi mi ha colpito la sua spregiudicatezza nella vicenda dell’elezione del presidente della Repubblica, ma mi ha colpito ancora di più la vicenda della rimozione del ministro dei trasporti, che Renzi ha fatto passare per una questione etica pensando che gli italiani siano tutti grulli: mandare via un ministro che non ha ricevuto nemmeno un avviso di garanzia e tenere ministri e sottosegretari indagati presuppone una bella faccia tosta, che l’epilogo della vicenda ha reso ancora più tosta. E’ infatti diventato ministro dei trasporti Del Rio, che da sindaco di Reggio Emilia non aveva brillato per correttezza negli appalti, ma è un fedelissimo di Renzi e tanto basta.

Fra i giornalisti, uno che gliele canta chiare è Piero Ostellino che oggi, sul quotidiano “il Giornale”, gli ha dedicato un articolo che riproduco per i lettori del blog.


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