Venerdì 11 luglio scorso è morto Giuseppe
Malferrari, detto Picard,
personaggio molto noto nei dintorni e soprattutto a Spilamberto dove, nei fine
settimana, trascorreva molte ore alla Trattoria
da Cesare animando non solo la trattoria, ma tutta la contrada, con le sue
iniziative commerciali che, se non rendevano dal lato economico, gli
consentivano però di essere sempre e comunque al centro dell’attenzione.
A seconda dell’estro e delle stagioni, il suo
commercio passava dalle cravatte agli asparagi, dal pane alle camicie, dalle
immagini sacre alla coppa stagionata e via inventando.
Originario di San Cesario, risiedeva a Castelvetro,
ma il suo baricentro esistenziale si trovava a Spilamberto, dove aveva
centinaia di amici che lo apprezzavano per la sua allegria e la sua generosità.
Fin da ragazzo ha lavorato in una tipografia di
Modena poi, dopo il matrimonio, ha coadiuvato la moglie nell’attività di notaio
e, dopo la separazione, è divenuto collaboratore del notaio Ramacciotti, ruolo che ricopriva ancora nel giorno della fine.
Personaggio eclettico e fervente socialista, tanto
da dare al figlio il nome Pietro in onore di Pietro Nenni, ricopriva anche la
carica di Presidente del “Club degli
imbecilli”.
Proprio in questa sua veste gli feci un’intervista,
pubblicata su Fatti Nostri nel marzo
2006, nella quale Picard fa un po’ di luce sulla sua singolare personalità.
Per questo, propongo di ricordare Picard attraverso
la lettura della suddetta intervista.
Nella foto in alto Picard con una delle bellissime tavolette di ceramica, da lui fatte costruire l'anno scorso, raffiguranti S. Adriano III Papa che protegge Spilamberto.
INTERVISTA RILASCIATA NEL FEBBRAIO 2006
R.I.P. caro Picard, altra figura, che ti sapeva far ridere anche quando eri super inc.zz.t.che è venuto a mancare.
RispondiEliminaHo appreso solo oggi della sua scomparsa dall'amico Aldemaro. Istrione e goliardo, ma dal retrogusto amaro, a Picard debbo alcuni dei migliori ricordi della corriera verso Modena. Il ricordo rimane presente anche dopo 45 anni mentre ho scordato tanto di tutto il resto.
RispondiEliminaDalla Polonia. Quando ho saputo della scomparsa di PICARD, ho avuto un brivido di profonda tristezza e di dolore. Tanti, purtroppo, ricordi personali per situazioni vissute in contemporanea, mi hanno SEMPRE legato a LUI. Quando, alla Domenica, passavo davanti alla Trattoria di Cesare, Picard, dopo un ALTOSONANTE saluto, mi stringeva l'occhio destro, segno di " comuni_ricordi". Grazie Luigi per il bellissimo ritratto che hai descritto di PICARD. Ciao PICARD, Amico mio!
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