mercoledì 6 marzo 2013

post elezioni 1

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Eco Passaparola 110

Passaparola. Supplemento all’Eco del Panaro del  3 marzo  2013. Aut. Trib. MO.


 3 giorni dopo

Sono le 9,30 di venerdì 1 marzo 2013 e abbiamo visto e ascoltato la trasmissione OMNIBUS su La 7.
Giornalisti e rappresentanti di PD, PDL, Monti si sono confrontati sulle prospettive per un nuovo governo in Italia. Cosa ne ha ricavato il mio cervello che mastica politica da quasi 70 anni? Sarà un po’ arrugginito, ma gira ancora bene e può contare su una esperienza personale che, per forza di cose (vedi età), oggi hanno in pochi.
Ciò premesso, a 3 giorni dagli sconvolgenti risultati elettorali, azzardo una proposta che può avere anche solo la validità di un giorno.
Premessa.
  1. La coalizione del PD è arrivata prima ma non ha vinto.
  2. La coalizione del PDL è arrivata seconda per un pugno di voti.
  3. La coalizione di Monti ha ottenuto un risultato elettorale deludente.
  4. Il Movimento  5  stelle ha fatto il pieno, mandando in parlamento un numero spropositato di cittadini, molto arrab-biati, ma senza nessuna esperienza politica.

Considerazioni.
L’idea di Bersani di farsi aiutare da Grillo per mettere in piedi un governo di minoranza, non attacca. Il paragone con la Sicilia non calza, in quanto il Governatore della Sicilia ha avuto l’investitura dal popolo, mentre il presidente del Consiglio deve ottenere la fiducia del Parlamento. Certo che la mossa di Bersani, a risultato ottenuto, può salvare il PD e il suo candidato, ma non è buona per il Paese. La forza di Grillo ha bisogno di maturare, non tenuta a balia da un “perdente”, ma stando per alcuni anni all’opposizione, a fare quella “gavetta”  indispensabile per assumere la caratteristica di un vero partito.

Proposta.
Nell’interesse della Nazione, ma anche di tutte le forze politiche entrate in Parlamento, ma anche di quelle escluse, non ci resta altro che fare una grande coalizione, per attuare un programma
di riforme e di alleggerimento del peso fiscale, con l’occhio rivolto alla ripresa economica e all’occupazione, in particolare giovanile.
Un governo PD + PdL, che cambi la legge elettorale, alleggerisca le tasse a famiglie e imprese, riduca drasticamente i costi della politica, lasci perdere le questioni ideologiche e altre cose controverse. Il progetto potrebbe prevedere una durata ridotta delle legislatura.
5 STELLE all’opposizione e alla scuola di politica, ma sopra tutto a fare da “cane da guardia” in Parlamento affinché il Governo faccia le riforme che tanto necessitano all’Italia.
Ma, ve li immaginati i Grillini prigionieri del fatto di aver dato la fiducia ad un partito, del quale hanno detto “peste e corna” fino a ieri?
Mario Monti alla presidenza della Repubblica. Le capacità di mediazione del “soggetto” sono abbastanza buone. La sua reputazione all’estero è ottima. Il residuo di seguaci eletti dovrà accasarsi da qualche altra parte. Dopo una cura fatta dalla Grande Coalizione, potremmo avere un bipolarismo accettabile, come in altri stati europei e non ci sarebbe più bisogno di una terza forza come quella sognata da Casini.

In conclusione.
La proposta avanzata dal vecchio D’Alema (sembra ritrattata) di dare la presidenza delle camere al PdL e a 5 stelle è abbastanza sensata, se si pensa, nella “Große Koalition” di dare la Presidenza del Consiglio a Bersani o meglio a qualche altro esponente PD meno “sputtanato” di lui. Avendo una alternativa per la Presidenza della Repubblica, Monti potrebbe essere destinato all’Europa o alla presidenza del Senato,
Il concetto fondamentale della mia proposta, dove i contorni restano abbastanza elastici, è questo:
Far governare per un periodo Centro Destra e Centro Sinistra assieme per le riforme e per farci uscire dalla recessione. Un governo di salute pubblica in libertà vigilata, sotto il controllo dei Grillini e della Presidenza della Repubblica.
                                                                                                                  Pier Luigi Garagnani

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