post elezioni 1
Passaparola.
Supplemento all’Eco del Panaro del
3 marzo 2013. Aut. Trib.
MO.
3 giorni dopo
Sono le 9,30 di venerdì 1 marzo
2013 e abbiamo visto e ascoltato la trasmissione OMNIBUS
su La 7.
Giornalisti e rappresentanti di
PD, PDL, Monti si sono confrontati sulle prospettive per un nuovo governo in
Italia. Cosa ne ha ricavato il mio cervello che mastica politica da quasi 70
anni? Sarà un po’ arrugginito, ma gira ancora bene e può contare su una
esperienza personale che, per forza di cose (vedi età), oggi hanno in pochi.
Ciò premesso, a 3 giorni dagli
sconvolgenti risultati elettorali, azzardo una proposta che può avere anche
solo la validità di un giorno.
Premessa.
- La coalizione del PD è arrivata prima ma non ha vinto.
- La coalizione del PDL è arrivata seconda per un pugno di voti.
- La coalizione di Monti ha ottenuto un risultato elettorale deludente.
- Il Movimento 5 stelle ha fatto il pieno, mandando in parlamento un numero spropositato di cittadini, molto arrab-biati, ma senza nessuna esperienza politica.
Considerazioni.
L’idea di Bersani di farsi aiutare da Grillo per mettere in piedi un
governo di minoranza, non attacca. Il paragone con la Sicilia non calza, in
quanto il Governatore della Sicilia ha avuto l’investitura dal popolo, mentre
il presidente del Consiglio deve ottenere la fiducia del Parlamento. Certo
che la mossa di Bersani, a risultato ottenuto, può salvare il PD e il suo
candidato, ma non è buona per il Paese. La forza di Grillo ha bisogno di
maturare, non tenuta a balia da un “perdente”, ma stando per alcuni anni
all’opposizione, a fare quella “gavetta” indispensabile per assumere la
caratteristica di un vero partito.
Proposta.
Nell’interesse della Nazione, ma
anche di tutte le forze politiche entrate in Parlamento, ma anche di quelle
escluse, non ci resta altro che fare una
grande coalizione, per attuare un programma
di riforme e di alleggerimento del peso fiscale, con l’occhio rivolto
alla ripresa economica e all’occupazione, in particolare giovanile.
Un governo PD + PdL, che
cambi la legge elettorale, alleggerisca le tasse a famiglie e imprese, riduca
drasticamente i costi della politica, lasci perdere le questioni ideologiche e
altre cose controverse. Il progetto potrebbe prevedere una durata ridotta delle
legislatura.
5 STELLE all’opposizione e
alla scuola di politica, ma sopra tutto a fare da “cane da guardia” in
Parlamento affinché il Governo faccia le riforme che tanto necessitano
all’Italia.
Ma, ve li immaginati i Grillini
prigionieri del fatto di aver dato la fiducia
ad un partito, del quale hanno detto “peste e corna” fino a ieri?
Mario Monti alla
presidenza della Repubblica. Le capacità di mediazione del “soggetto” sono abbastanza buone. La sua
reputazione all’estero è ottima. Il residuo di seguaci eletti dovrà accasarsi
da qualche altra parte. Dopo una cura fatta dalla Grande Coalizione, potremmo
avere un bipolarismo accettabile, come in altri stati europei e non ci sarebbe
più bisogno di una terza forza come quella sognata da Casini.
In conclusione.
La proposta avanzata dal vecchio D’Alema (sembra ritrattata) di dare la presidenza delle camere al
PdL e a 5 stelle è abbastanza sensata, se si pensa, nella “Große Koalition” di
dare la Presidenza del Consiglio a Bersani o meglio a qualche altro esponente PD
meno “sputtanato” di lui. Avendo una alternativa per la Presidenza della
Repubblica, Monti potrebbe essere
destinato all’Europa o alla presidenza del Senato,
Il concetto fondamentale della
mia proposta, dove i contorni restano abbastanza elastici, è questo:
Far governare per un periodo Centro Destra e Centro Sinistra assieme
per le riforme e per farci uscire dalla recessione. Un governo di salute
pubblica in libertà vigilata, sotto il controllo dei Grillini e della
Presidenza della Repubblica.
Pier Luigi
Garagnani
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