La sera di martedì 28 aprile 2015 il Consiglio comunale ha approvato la
convenzione per la gestione del Polo archivistico collettivo, nonché il
relativo regolamento.
Si tratta, probabilmente, dell’ultimo atto prima che il nostro ARCHIVIO
STORICO COMUNALE DI SPILAMBERTO, del XV secolo, ci dica addio.
Le dichiarazioni che hanno preceduto la votazione si possono riassumere,
molto in sintesi, come segue.
I componenti dell’opposizione, che erano 4, hanno sollevato parecchie
obiezioni, delle quali riassumo le principali.
- Il testo non è corretto, vi sono anche errori materiali, come, per
esempio, due articoli della convenzione aventi il medesimo numero.
- Perché se l’archivio, ad oggi, non è ancora stato spostato, è già stata
pagata la quota di 5.000 euro relativa al 2014?
- Perché nella convenzione fra i Comuni interessati e la Fondazione di
Vignola viene citato un articolo di legge che regola gli accordi fra Enti
Pubblici, mentre invece la Fondazione è un soggetto privato?
- E’ possibile che vi sia qualcosa di irregolare in una convenzione fra
un Comune e una Fondazione, quando fra il vicepresidente della Fondazione e un
componente della Giunta di Spilamberto vi è parentela?
Un consigliere di minoranza ha inoltre dichiarato di ritenere inaccettabile
discutere una questione in Consiglio comunale quando la documentazione relativa
gli è arrivata dopo le ore 9.00 del giorno stesso.
Tuttavia la convenzione, e relativo regolamento, sono stati votati così
come erano stati presentati, senza cambiare nemmeno una virgola.
Poi, in chiusura, il solito pistolotto del sindaco sulla bontà di questa
operazione che consentirà di avere, finalmente, un Archivio Storico più sicuro
e facilmente consultabile, perché dove si trova è malsicuro e non idoneo alla
consultazione.
Questo è vero, anche se le difficoltà non hanno impedito a più persone
non solo di frequentare l’Archivio, ma anche di ricavarne numerose
pubblicazioni che l’amministrazione ha sempre patrocinato e delle quali si è
sempre vantata.
Tuttavia il sindaco, a sostegno della sua tesi, fa credere che vi siano
solo due possibilità per l’allocazione dell’Archivio: o dove sta ora o a
Vignola. E’ invece evidente che un luogo sicuro e fruibile, per l’Archivio
Storico, esiste sicuramente anche nel nostro territorio, ma questa terza
ipotesi non è stata nemmeno presa in considerazione.
Infine vi sono state le
dichiarazioni di voto, e le risposte fornite dalla maggioranza non devono
essere state convincenti se un consigliere di minoranza, dichiarando di
ritenere illegale quell’atto, è uscito dall’aula seguito dagli altri colleghi
della minoranza.
Oramai, il destino del
nostro glorioso Archivio Storico è segnato.
Prepariamoci almeno, in
occasione della sua partenza, a dargli un affettuoso saluto, come si conviene a
chi è stato al nostro servizio per 540 (diconsi cinquecentoquaranta) anni.
Nella foto il simpatico segnale stradale, esposto
al gazebo di “NASCO a Spilamberto” il
29 marzo scorso, che esorta chiunque voglia consultare il nostro antichissimo
Archivio Storico a non fermarsi a Spilamberto.
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