venerdì 30 maggio 2014

il voto visto da messer filippo


Ricevo, e pubblico volentieri, un’interessante lettura di Messer Filippo delle recenti elezioni comunali.


Sono Messer Filippo, e chiedo ospitalità per dire la mia opinione sulle recenti elezioni comunali di Spilamberto.
Nel mio precedente articolo, in cui commentavo l’esito delle primarie PD, dicevo di essere curioso di vedere come sarebbero finite le elezioni comunali.
Ebbene, il risultato è stato diverso da tutte le ipotesi che avevo provato a fare alla vigilia: non credevo che la lista Costantini sarebbe aumentata, non credevo che la lista di dissidenti PD si sarebbe fermata al 7%, non credevo che per le due liste di opposizione della legislatura uscente sarebbe stata una Waterloo e non credevo, infine, che i Grillini avrebbero preso il 16% senza intaccare la lista di governo locale.
Ma andiamo per gradi.

Lista Costantini - Per il candidato Costantini sembrava che potesse esserci qualche difficoltà, perché correva anche una lista di sinistra a lui ostile. Qualche commentatore riteneva che sarebbe andato sotto il 50% e che non si poteva dare nulla per scontato.
Il risultato ha smentito tutti i dubbiosi: la lista Spadini ha sottratto solo il 7% alla lista Costantini che ha avuto quasi il 60% dei voti, percentuale maggiore delle due precedenti elezioni.
Come mai? Secondo me, il PD conserva uno spirito “unitario” che emerge nei momenti difficili. Molti, che avrebbero voluto votare i ribelli, hanno pensato che avrebbero danneggiato il Partitone rosso e non se la sono sentita di votare la Spadini.

Lista Forte - Era stata formata dalle due liste presenti all’opposizione dal 2009 al 2014: PDL-Lega Nord con 5 consiglieri e Spilamberto solidarietà e ambiente con 2 consiglieri.
Il ragionamento che hanno fatto è abbastanza semplice: siamo le sole opposizioni e, se ci uniamo, potremmo anche fare il colpaccio, specialmente se le primarie pd avessero un esito diverso da quello indicato dal partito con conseguenti lacerazioni interne al pd.
La situazione poi creatasi era esattamente così come auspicata dalla lista Forte: Costantini vincitore delle primarie e nuova lista di sinistra contro di lui.
Il risultato, tuttavia, è stato opposto alle aspettative, se si pensa che le due anime della Lista Forte sono passate dai 2928 voti del 2009 a 1108, dal 42,07% del 2009 al 17,17%, dai 7 consiglieri del 2009 a 2.
Evidentemente, qualcosa non ha funzionato a dovere, e il resto l’ha fatto la presentazione della lista 5 stelle.

Lista Anderlini - E’ stata l’ultima Lista formatasi.
Il vento di Grillo soffiava forte e così hanno deciso di correre.
La loro eventuale buona riuscita avrebbe sottratto voti soprattutto alla Lista di Forte e, a rigore di logica, a quella di Costantini.
Infatti questa lista, presentatasi per la prima volta, ha ottenuto 1033 voti raggiungendo il 16%.
Sono voti sottratti, quasi certamente, alla lista Spilamberto libera e responsabile.
Rimane da capire perché una lista di rottura, a Spilamberto, abbia avuto un ottimo risultato senza scalfire la roccaforte di chi comanda.

Lista Spadini - E’ stata formata all’indomani delle primarie pd da un gruppo di persone, nemmeno tanto piccolo, deluse dal loro esito.
Ne facevano parte Rifondazione Comunista, Partito Socialista, SEL.
Se l’elettorato li avesse seguiti avrebbero potuto dare qualche problema al Candidato PD.
Probabilmente lo spirito unitario, cui accennavo prima, ha ridotto al minimo la pattuglia dei dissidenti, almeno nelle urne.

Concludendo, pur ammettendo che sia emerso lo spirito “unitario” del PD, i conti non tornano ugualmente: come è possibile che una lista che perde un 7% secco, alla conta dei voti guadagni il 2%? Anche ammettendo che i voti grillini siano stati sottratti interamente alla lista Forte, c’è un 9/10% che non si sa bene da dove sia arrivato. Ma il vento mi porta tanti sussurri, e io credo di saperlo. E’ arrivato da una forza elettorale invisibile, non organizzata ma efficace, costituita da una parte di cattolici che spasimano per gli eredi del PCI: i cattocomunisti.

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