Dalla cronaca degli
ultimi mesi emerge in modo sempre più chiaro che l’intronizzazione di Monti è
stata una manovra organizzata con cura per mandare a casa Berlusconi, reo di
non avallare la politica di massimo rigore, imposta dalla Merkel, che avrebbe
creato problemi enormi ai paesi del sud e in particolare all’Italia.
Le fonti, a sostegno
della suddetta tesi, sono sempre più numerose, ma ciò che convince di più è
l’autorevolezza di alcune di esse.
E’ difficile pensare
che un ex capo di governo come Zapatero o un Ministro della nazione più
importante del mondo come Geithner parlino e scrivano per fare del gossip.
Si è trattato di
un’operazione che ha minato il principio su cui si basa la democrazia: il
rispetto della volontà popolare scaturita da libere elezioni.
Infatti, chi è stato
scelto dagli elettori è stato costretto, con subdole macchinazioni, a dimettersi, mentre chi non è stato
scelto dagli elettori è stato nominato dal presidente.
Ma, se gli attori
italiani di questa azione spregiudicata avessero agito per il bene supremo
dell’Italia, bisognerebbe ringraziarli; hanno invece agito per compiacere Germania e Francia, con risultati disastrosi per gli italiani: fuga di imprese,
debito pubblico in aumento, disoccupazione galoppante e consumi in calo.
E’ difficile pensare
che il presidente napoletano non sapesse nulla: non si sa se era lui alla guida
della macchina che ci ha messo in ginocchio. Certo, a giudicare dal fatto che
lui stesso ha creato i tre governi successivi, senza sentire il parere degli
italiani, si può ragionevolmente pensare che lui, su quella macchina, ci fosse.
E’ perciò sospetto
che, di fronte a una situazione così grave e delicata, nessuna procura abbia
ravvisato la necessità di vedere chiaro in questa vicenda che, se confermata,
potrebbe configurare reati gravissimi.
In ogni caso,
situazioni del genere solo in Italia passano come se nulla fosse accaduto, con
le procure addormentate e i giornaloni più importanti che, invece di
approfondire la notizia, la nascondono.
Per fare un piccolo
paragone, la stampa americana costrinse alle dimissioni il presidente USA per
molto meno ma, come si usa dire, l’America per noi è un altro mondo.
Purtroppo, anche la
democrazia, per noi italiani, è un altro mondo.
Caro Luigi, ricordati che i politici italiani sono esperti nel ".......a mia insaputa.......non lo sapevo......nessuno mi ha avvisto.......io non sapevo niente, ecc.ecc.
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