domenica 18 maggio 2014

colpo di stato ignorato


Dalla cronaca degli ultimi mesi emerge in modo sempre più chiaro che l’intronizzazione di Monti è stata una manovra organizzata con cura per mandare a casa Berlusconi, reo di non avallare la politica di massimo rigore, imposta dalla Merkel, che avrebbe creato problemi enormi ai paesi del sud e in particolare all’Italia.
Le fonti, a sostegno della suddetta tesi, sono sempre più numerose, ma ciò che convince di più è l’autorevolezza di alcune di esse.
E’ difficile pensare che un ex capo di governo come Zapatero o un Ministro della nazione più importante del mondo come Geithner parlino e scrivano per fare del gossip.
Si è trattato di un’operazione che ha minato il principio su cui si basa la democrazia: il rispetto della volontà popolare scaturita da libere elezioni.
Infatti, chi è stato scelto dagli elettori è stato costretto, con subdole macchinazioni,  a dimettersi, mentre chi non è stato scelto dagli elettori è stato nominato dal presidente.
Ma, se gli attori italiani di questa azione spregiudicata avessero agito per il bene supremo dell’Italia, bisognerebbe ringraziarli; hanno invece agito per compiacere Germania e Francia, con risultati disastrosi per gli italiani: fuga di imprese, debito pubblico in aumento, disoccupazione galoppante e consumi in calo.
E’ difficile pensare che il presidente napoletano non sapesse nulla: non si sa se era lui alla guida della macchina che ci ha messo in ginocchio. Certo, a giudicare dal fatto che lui stesso ha creato i tre governi successivi, senza sentire il parere degli italiani, si può ragionevolmente pensare che lui, su quella macchina, ci fosse.
E’ perciò sospetto che, di fronte a una situazione così grave e delicata, nessuna procura abbia ravvisato la necessità di vedere chiaro in questa vicenda che, se confermata, potrebbe configurare reati gravissimi.
In ogni caso, situazioni del genere solo in Italia passano come se nulla fosse accaduto, con le procure addormentate e i giornaloni più importanti che, invece di approfondire la notizia, la nascondono.
Per fare un piccolo paragone, la stampa americana costrinse alle dimissioni il presidente USA per molto meno ma, come si usa dire, l’America per noi è un altro mondo.
Purtroppo, anche la democrazia, per noi italiani, è un altro mondo.

1 commento:

  1. Caro Luigi, ricordati che i politici italiani sono esperti nel ".......a mia insaputa.......non lo sapevo......nessuno mi ha avvisto.......io non sapevo niente, ecc.ecc.

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