sabato 31 maggio 2014

zanzare 12


Rinnovamento italiano

 La magistratura italiana non accetta nessun cambiamento: respinge la responsabilità civile, respinge la separazione delle carriere, respinge una pur piccola riduzione dei suoi stratosferici stipendi.
Insomma, molti dicono che non sa rinnovarsi.
Però sono tutte calunnie, come dimostra un recente processo in cui il pm ha chiesto tre anni di galera per Berlusconi, ma non Silvio, bensì Piersilvio: se non è rinnovamento questo!



Misteri

Carlèin
I gìven che stavòlta i compagni, chi s’éren divìs, i avréven ciapê pôch vàud, e adiritùra ch’i rischiévn’ éd pérder, e invéci i n’ân ciapê de pió  d’la vòlta pasèda: mo cum’éla?
Jusfèin
L’è che adèsa, a sustgnìr i compagni, a ghè na nóva furmaziàun segréta, invisìbil: i cattocumunésta.

venerdì 30 maggio 2014

il voto visto da messer filippo


Ricevo, e pubblico volentieri, un’interessante lettura di Messer Filippo delle recenti elezioni comunali.


Sono Messer Filippo, e chiedo ospitalità per dire la mia opinione sulle recenti elezioni comunali di Spilamberto.
Nel mio precedente articolo, in cui commentavo l’esito delle primarie PD, dicevo di essere curioso di vedere come sarebbero finite le elezioni comunali.
Ebbene, il risultato è stato diverso da tutte le ipotesi che avevo provato a fare alla vigilia: non credevo che la lista Costantini sarebbe aumentata, non credevo che la lista di dissidenti PD si sarebbe fermata al 7%, non credevo che per le due liste di opposizione della legislatura uscente sarebbe stata una Waterloo e non credevo, infine, che i Grillini avrebbero preso il 16% senza intaccare la lista di governo locale.
Ma andiamo per gradi.

Lista Costantini - Per il candidato Costantini sembrava che potesse esserci qualche difficoltà, perché correva anche una lista di sinistra a lui ostile. Qualche commentatore riteneva che sarebbe andato sotto il 50% e che non si poteva dare nulla per scontato.
Il risultato ha smentito tutti i dubbiosi: la lista Spadini ha sottratto solo il 7% alla lista Costantini che ha avuto quasi il 60% dei voti, percentuale maggiore delle due precedenti elezioni.
Come mai? Secondo me, il PD conserva uno spirito “unitario” che emerge nei momenti difficili. Molti, che avrebbero voluto votare i ribelli, hanno pensato che avrebbero danneggiato il Partitone rosso e non se la sono sentita di votare la Spadini.

Lista Forte - Era stata formata dalle due liste presenti all’opposizione dal 2009 al 2014: PDL-Lega Nord con 5 consiglieri e Spilamberto solidarietà e ambiente con 2 consiglieri.
Il ragionamento che hanno fatto è abbastanza semplice: siamo le sole opposizioni e, se ci uniamo, potremmo anche fare il colpaccio, specialmente se le primarie pd avessero un esito diverso da quello indicato dal partito con conseguenti lacerazioni interne al pd.
La situazione poi creatasi era esattamente così come auspicata dalla lista Forte: Costantini vincitore delle primarie e nuova lista di sinistra contro di lui.
Il risultato, tuttavia, è stato opposto alle aspettative, se si pensa che le due anime della Lista Forte sono passate dai 2928 voti del 2009 a 1108, dal 42,07% del 2009 al 17,17%, dai 7 consiglieri del 2009 a 2.
Evidentemente, qualcosa non ha funzionato a dovere, e il resto l’ha fatto la presentazione della lista 5 stelle.

Lista Anderlini - E’ stata l’ultima Lista formatasi.
Il vento di Grillo soffiava forte e così hanno deciso di correre.
La loro eventuale buona riuscita avrebbe sottratto voti soprattutto alla Lista di Forte e, a rigore di logica, a quella di Costantini.
Infatti questa lista, presentatasi per la prima volta, ha ottenuto 1033 voti raggiungendo il 16%.
Sono voti sottratti, quasi certamente, alla lista Spilamberto libera e responsabile.
Rimane da capire perché una lista di rottura, a Spilamberto, abbia avuto un ottimo risultato senza scalfire la roccaforte di chi comanda.

Lista Spadini - E’ stata formata all’indomani delle primarie pd da un gruppo di persone, nemmeno tanto piccolo, deluse dal loro esito.
Ne facevano parte Rifondazione Comunista, Partito Socialista, SEL.
Se l’elettorato li avesse seguiti avrebbero potuto dare qualche problema al Candidato PD.
Probabilmente lo spirito unitario, cui accennavo prima, ha ridotto al minimo la pattuglia dei dissidenti, almeno nelle urne.

Concludendo, pur ammettendo che sia emerso lo spirito “unitario” del PD, i conti non tornano ugualmente: come è possibile che una lista che perde un 7% secco, alla conta dei voti guadagni il 2%? Anche ammettendo che i voti grillini siano stati sottratti interamente alla lista Forte, c’è un 9/10% che non si sa bene da dove sia arrivato. Ma il vento mi porta tanti sussurri, e io credo di saperlo. E’ arrivato da una forza elettorale invisibile, non organizzata ma efficace, costituita da una parte di cattolici che spasimano per gli eredi del PCI: i cattocomunisti.

sabato 24 maggio 2014

l'archivio di spilamberto 3


Ora, pare di capire che la scelta non sia ancora stata ufficializzata, e vedremo nelle prossime settimane cosa succederà”.
Con queste parole terminava il mio ultimo post sulle sorti del nostro Archivio Storico.
Dopo quasi un mese emerge, effettivamente, che la questione non è ancora stata ufficializzata e, per l’imminenza delle elezioni, sarebbe stato poco sensato, per il sindaco uscente, imporre un provvedimento così delicato in extremis: avrebbe fatto pensare a interessi occulti che sicuramente non ci sono.
La nuova amministrazione deciderà in merito.
Purtroppo, per il normale cittadino cui stanno a cuore le sorti dell’Archivio di Spilamberto, la situazione rimane di massima allerta.
Infatti il candidato sindaco vincitore delle primarie PD ha dichiarato, in una recente apparizione pubblica, di essere favorevole al trasferimento del nostro Archivio a Vignola.
Trattandosi del candidato più accreditato a ricoprire la carica di sindaco, è stata una dichiarazione quanto meno strana: perché prendere una posizione netta su una questione così importante proprio alla vigilia delle elezioni? Per rassicurare qualcuno? Mah, chissà!
Certo che, per i tanti concittadini convinti che, nella improbabile ipotesi che la decisione slittasse, avrebbero avuto partita vinta col nuovo che stava avanzando, è stata una doccia fredda, anche se la speranza di potere conservare il nostro Archivio non è ancora morta.

In questi giorni è stato pulito il cortile delle vecchie Scuole di via Fabriani, che hanno ospitato parecchie generazioni di bambini. Il taglio degli alberi, proprio nel cortile dove si teneva ogni anno la festa degli alberi piantando pure un alberello, ha provocato un po’ di tristezza in qualche concittadino: tristezza che non è stata mitigata dalla lettura del cartello che spiegava che verranno costruiti appartamenti signorili.
Un tale diceva: “Ma non sarebbe stato questo il posto ideale per l’Archivio Storico? E’ nato come luogo di cultura e avrebbe continuato ad esserlo”.
Parole sensate ma, ormai, fuori corso.
Ciò che si può fare ora è trovare un luogo ove l’Archivio, molto ben conservato, possa consentire, in loco, anche la consultazione dei documenti.
Io credo che un tale luogo esista, proprio nel centro storico di Spilamberto, e non alla periferia di Vignola. 
La vecchia Scuola di Spilamberto
  

L'edificio, già deposito di formaggio, destinato ad archivio

martedì 20 maggio 2014

zanzare 11


Il leader Massimo non delude mai
Berlusconi denuncia un complotto? Non è vero, ma se lo fosse dovremmo ringraziare gli alleati per un’altra liberazione”.
Si tratta di una breve dichiarazione di Massimo D’Alema che, a mio modo di vedere, contiene alcune importanti caratteristiche del partito da cui proviene, ossia il PCI: arroganza, spregio dei principi della democrazia, mancanza di amor patrio.
Ciò non sorprende, perché si tratta dello stesso D’Alema che, bambino, parlò di fronte a Togliatti. Interpretò talmente bene l’anima del suo partito che Togliatti, alla fine del discorso, esclamò: “Ma quello non è un bambino, quello è un nano!”.

domenica 18 maggio 2014

colpo di stato ignorato


Dalla cronaca degli ultimi mesi emerge in modo sempre più chiaro che l’intronizzazione di Monti è stata una manovra organizzata con cura per mandare a casa Berlusconi, reo di non avallare la politica di massimo rigore, imposta dalla Merkel, che avrebbe creato problemi enormi ai paesi del sud e in particolare all’Italia.
Le fonti, a sostegno della suddetta tesi, sono sempre più numerose, ma ciò che convince di più è l’autorevolezza di alcune di esse.
E’ difficile pensare che un ex capo di governo come Zapatero o un Ministro della nazione più importante del mondo come Geithner parlino e scrivano per fare del gossip.
Si è trattato di un’operazione che ha minato il principio su cui si basa la democrazia: il rispetto della volontà popolare scaturita da libere elezioni.
Infatti, chi è stato scelto dagli elettori è stato costretto, con subdole macchinazioni,  a dimettersi, mentre chi non è stato scelto dagli elettori è stato nominato dal presidente.
Ma, se gli attori italiani di questa azione spregiudicata avessero agito per il bene supremo dell’Italia, bisognerebbe ringraziarli; hanno invece agito per compiacere Germania e Francia, con risultati disastrosi per gli italiani: fuga di imprese, debito pubblico in aumento, disoccupazione galoppante e consumi in calo.
E’ difficile pensare che il presidente napoletano non sapesse nulla: non si sa se era lui alla guida della macchina che ci ha messo in ginocchio. Certo, a giudicare dal fatto che lui stesso ha creato i tre governi successivi, senza sentire il parere degli italiani, si può ragionevolmente pensare che lui, su quella macchina, ci fosse.
E’ perciò sospetto che, di fronte a una situazione così grave e delicata, nessuna procura abbia ravvisato la necessità di vedere chiaro in questa vicenda che, se confermata, potrebbe configurare reati gravissimi.
In ogni caso, situazioni del genere solo in Italia passano come se nulla fosse accaduto, con le procure addormentate e i giornaloni più importanti che, invece di approfondire la notizia, la nascondono.
Per fare un piccolo paragone, la stampa americana costrinse alle dimissioni il presidente USA per molto meno ma, come si usa dire, l’America per noi è un altro mondo.
Purtroppo, anche la democrazia, per noi italiani, è un altro mondo.

mercoledì 14 maggio 2014

zanzare 10



DECADENZA
Il Colosseo, come tutti sanno, è uno dei monumenti storici più importanti del mondo, simbolo di quella grande città che fu Roma.
Oggi, la sua apertura serale in una importante occasione dipende dagli impegni e dagli umori degli addetti i quali possono rifiutarsi di presenziare, decretando così la chiusura del Colosseo.
E se un turista venuto dal Giappone, seccato, chiederà perché non può vedere il Colosseo, il Sindaco de Roma je risponnerà: “Statte carmo, ‘o potrai vede quanno Nando er burino nun dovrà annà a trovà la zzia de ZZagarolo”.




PICCOLI ERRORI 
Grillo ha twittato che il marxismo era ottimo, ma il comunismo lo ha interpretato male. Siamo d’accordo solo sulla seconda affermazione: una interpretazione che provoca oltre cento milioni di morti fra eliminazioni dirette, lavori forzati e carestie, lascia un po’ a desiderare.




SPERANZA
Renzi è stato accolto con favore da tanta gente, e non solo della sua parrocchia, perché ritenuto in grado di fare qualcosa di utile per la nostra Italia. Divenuto Presidente del Consiglio dei Ministri, ha immediatamente scaldato i motori per far partire la macchina delle riforme. Dopo quasi tre mesi, sta ancora scaldando i motori e qualcuno incomincia a dubitare: “Speriamo che la benzina non finisca prima della partenza!”.  

domenica 11 maggio 2014

santa maria degli angioli

Il restauro della Chiesa di Santa Maria degli Angioli è una questione annosa, basta guardare in che condizioni si trova oggi (vedi foto in fondo alla pagina).
Poichè qualche anno fa predisposi un articolo sull’argomento, pubblicato su L’Eco del Panaro, lo ripropongo ai lettori del blog.