Ricevo, e pubblico volentieri,
un’interessante lettura di Messer Filippo delle recenti elezioni comunali.
Sono
Messer Filippo, e chiedo ospitalità per dire la mia opinione sulle recenti
elezioni comunali di Spilamberto.
Nel
mio precedente articolo, in cui commentavo l’esito delle primarie PD, dicevo di
essere curioso di vedere come sarebbero finite le elezioni comunali.
Ebbene,
il risultato è stato diverso da tutte le ipotesi che avevo provato a fare alla
vigilia: non credevo che la lista Costantini sarebbe aumentata, non credevo che
la lista di dissidenti PD si sarebbe fermata al 7%, non credevo che per le due
liste di opposizione della legislatura uscente sarebbe stata una Waterloo e non
credevo, infine, che i Grillini avrebbero preso il 16% senza intaccare la lista
di governo locale.
Ma
andiamo per gradi.
Lista Costantini - Per il candidato Costantini
sembrava che potesse esserci qualche difficoltà, perché correva anche una lista
di sinistra a lui ostile. Qualche commentatore riteneva che sarebbe andato sotto
il 50% e che non si poteva dare nulla per scontato.
Il
risultato ha smentito tutti i dubbiosi: la lista Spadini ha sottratto solo il
7% alla lista Costantini che ha avuto quasi il 60% dei voti, percentuale
maggiore delle due precedenti elezioni.
Come
mai? Secondo me, il PD conserva uno spirito “unitario” che emerge nei momenti
difficili. Molti, che avrebbero voluto votare i ribelli, hanno pensato che
avrebbero danneggiato il Partitone rosso e non se la sono sentita di votare la
Spadini.
Lista Forte - Era stata formata dalle due
liste presenti all’opposizione dal 2009 al 2014: PDL-Lega Nord con 5
consiglieri e Spilamberto solidarietà e ambiente con 2 consiglieri.
Il
ragionamento che hanno fatto è abbastanza semplice: siamo le sole opposizioni
e, se ci uniamo, potremmo anche fare il colpaccio, specialmente se le primarie
pd avessero un esito diverso da quello indicato dal partito con conseguenti
lacerazioni interne al pd.
La
situazione poi creatasi era esattamente così come auspicata dalla lista Forte:
Costantini vincitore delle primarie e nuova lista di sinistra contro di lui.
Il
risultato, tuttavia, è stato opposto alle aspettative, se si pensa che le due
anime della Lista Forte sono passate dai 2928 voti del 2009 a 1108, dal 42,07%
del 2009 al 17,17%, dai 7 consiglieri del 2009 a 2.
Evidentemente,
qualcosa non ha funzionato a dovere, e il resto l’ha fatto la presentazione
della lista 5 stelle.
Lista Anderlini - E’ stata l’ultima Lista
formatasi.
Il
vento di Grillo soffiava forte e così hanno deciso di correre.
La
loro eventuale buona riuscita avrebbe sottratto voti soprattutto alla Lista di
Forte e, a rigore di logica, a quella di Costantini.
Infatti
questa lista, presentatasi per la prima volta, ha ottenuto 1033 voti
raggiungendo il 16%.
Sono
voti sottratti, quasi certamente, alla lista Spilamberto libera e responsabile.
Rimane
da capire perché una lista di rottura, a Spilamberto, abbia avuto un ottimo
risultato senza scalfire la roccaforte di chi comanda.
Lista Spadini - E’ stata formata all’indomani
delle primarie pd da un gruppo di persone, nemmeno tanto piccolo, deluse dal
loro esito.
Ne
facevano parte Rifondazione Comunista, Partito Socialista, SEL.
Se
l’elettorato li avesse seguiti avrebbero potuto dare qualche problema al
Candidato PD.
Probabilmente
lo spirito unitario, cui accennavo prima, ha ridotto al minimo la pattuglia dei
dissidenti, almeno nelle urne.
Concludendo,
pur ammettendo che sia emerso lo spirito “unitario” del PD, i conti non tornano
ugualmente: come è possibile che una lista che perde un 7% secco, alla conta
dei voti guadagni il 2%? Anche ammettendo che i voti grillini siano stati
sottratti interamente alla lista Forte, c’è un 9/10% che non si sa bene da dove
sia arrivato. Ma il vento mi porta tanti sussurri, e io credo di saperlo. E’
arrivato da una forza elettorale invisibile, non organizzata ma efficace,
costituita da una parte di cattolici che spasimano per gli eredi del PCI: i
cattocomunisti.