giovedì 28 novembre 2013
martedì 26 novembre 2013
lunedì 25 novembre 2013
mercoledì 20 novembre 2013
martedì 19 novembre 2013
p 182 il regista occulto
Nonostante lasci un po' perplessi, non è detto che sia un'ipotesi completamente campata in aria.
lunedì 18 novembre 2013
zanzare 6
La “mostra-mercato dell’antico e dell’usato” di Spilamberto è una
circa 200 espositori.
Infatti una “mostra-mercato dell’antico e dell’usato”, che attira
espositori di antiche idee politiche,
non si era mai vista.Foto scattata in Corso Umberto I il 17 novembre 2013.
lunedì 11 novembre 2013
meticciato
Riproduciamo un articolo pubblicato oggi sul quotidiano "il Giornale", a firma di Magdi Cristiano Allam, riguardante il meticciato.
Si tratta di un'analisi puntuale della situazione, e l'articolista ritiene che le radici della nostra Cultura non si possano e non si debbano buttare via.
Conosciamo la statura di Allam come giornalista, ma quello che non smette di sorprendere è che sia sua, ovvero di un egiziano di nascita, una delle poche voci che invocano maggiore rispetto per tutto ciò che i nostri antenati ci hanno consegnato.
Si tratta di un'analisi puntuale della situazione, e l'articolista ritiene che le radici della nostra Cultura non si possano e non si debbano buttare via.
Conosciamo la statura di Allam come giornalista, ma quello che non smette di sorprendere è che sia sua, ovvero di un egiziano di nascita, una delle poche voci che invocano maggiore rispetto per tutto ciò che i nostri antenati ci hanno consegnato.
venerdì 8 novembre 2013
scala di grigi
La situazione economica in cui
versa l’Italia, e non solo l’Italia, è grave.
Da un lato vi sono problemi
legati alla situazione generale, come i modelli di assistenza pubblica, che non
possono più essere sostenuti con le modalità usate in passato, e l’appartenenza
all’Europa, che si sta rivelando un disastro.
Nazioni che hanno la sovranità
assoluta sul proprio territorio, ma che non battono moneta perché viene battuta
da un’altra parte, costituiscono una situazione paradossale.
Aderendo alla moneta unica, gli
italiani hanno visto quasi dimezzato il potere d’acquisto dei loro redditi, devono svenarsi per mantenere un
carrozzone di burosauri capaci solo di sfornare ricette comiche, come il
diametro dei piselli, e richiami ai “parametri di Maastricht” che sembrano i
dieci comandamenti.
Il risultato è che la Germania di
Angela Merkel sta riuscendo, seppur con metodi diversi, in ciò che non riuscì
alla Germania di Hitler: assoggettare l’Europa.
E noi, cosa stiamo facendo per
difenderci?
Assolutamente nulla.
Il capo del governo parla sempre
e soltanto, ma non decide, o non riesce a decidere, nulla.
E’ sicuramente una brava persona,
di buona famiglia, si è laureato alla Normale di Pisa e, prima di parlare,
riflette; quando inserisce qualche parolaccia nei suoi discorsi lo fa, dopo
attenta riflessione, per dare l’impressione di essere ciò che non è: un “macho”.
Nonostante sia a capo di un
governo che si regge malamente, ripete che durerà cinque anni.
Se continua a non fare nulla, è
probabile che ci arrivi, con l’aiuto del ministro Alfano, che lo ha soccorso
quando la sua fine sembrava segnata.
Anche Alfano è un’ottima persona,
si esprime molto bene, si è laureato alla Cattolica e si è trovato ministro
giovanissimo, a soli 37 anni, grazie a un leader che ha creduto in lui.
Se continuerà ad aiutare Letta a
non fare niente, prendendo le debite distanze da Berlusconi, diventerà l’idolo
delle folle rosse, e sostituirà l’ex idolo Fini che, dopo essere stato usato, è
stato gettato.
Poi abbiamo un ministro dell’economia
che è quasi perfetto: viene da ottima famiglia, è un grande signore,
funzionario di banche da quando era ragazzino, e ha pure studiato alla Bocconi.
Non so se ciò, dopo le modeste capacità
di governo dimostrate dal bocconiano Monti, sia ancora un titolo di merito, ma
questo è il suo curriculum.
Egli ritiene che tutto ciò che
gli suggerisce l’Europa vada attuato, e lo dichiara apertamente anche se in
contrasto con ciò che ha detto, poco prima, il presidente del consiglio.
Se l’istituto di statistica
sforna dei dati che contrastano con ciò che pensa lui, non ha difficoltà ad
ammettere che l’istituto di statistica si è sbagliato.
Questi sono i tre uomini di punta,
sull’operato dei quali si incardina il nostro futuro, e sono accomunati da una
caratteristica: il grigiore.
Non fumano, non bevono, non
frequentano “mondane”, non alzano la voce, portano sempre abiti scuri e
cravatta. Non hanno mai un guizzo, uno scatto d’orgoglio, un moto spontaneo che
potrebbe anche risultare politicamente scorretto, e in questo ricordano vagamente
il grande bocconiano, ora pure senatore a vita, il cui eloquio metallico ricordava quello
di ET.
Basteranno queste loro tonalità
di grigio a farci uscire dalla crisi?
Mah, che Iddio ci protegga!
giovedì 7 novembre 2013
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